giovedì 28 febbraio 2008

Carote glassate


Ho trovato questa ricetta nel libro Il giardiniere goloso, di Cristina Bay e Goffredo Bonacini e avendo giusto una manciata di carote nella mia biocassetta, ho deciso di provarla.
Gli ingredienti sono:

Senape, burro, sale, zucchero di canna, carote a rondelle.
Mettete le carote in un tegame, coprite a filo d’acqua e poi aggiungete il sale, la senape, il burro a pezzetti e lo zucchero di canna. Fate cuocere a fuoco lento finché non si sarà consumata l’acqua, a quel punto alzate la fiamma e fate caramellare.

Gnocchi di patate e castagne


Questa ricetta viene dal libro “Le ricette del Metodo Kousmine” di Marina Grassani*, quindi non utilizza (in generale il metodo li utilizza pochissimo) derivati del latte. Naturalmente nulla vieta di condirli con un succulento pesto alle noci!

Ingredienti:
100 g di farina (anche integrale)
100 g di farina di castagne
400 g di patate
Sale, noce moscata, olio di riso** (o di vinacciolo**), gherigli di noce.

Lessate e schiacciate le patate, mescolate il purè ottenuto con i due tipi di farina, salate, aggiungete un po’ di noce moscata e impastate. Formate con l’impasto delle strisce della larghezza di un dito e tagliate dei gnocchetti di circa 2 cm di lunghezza e lessateli in acqua bollente salata.
Scolateli, conditeli con l’olio e i gherigli di noce spezzettati.


* il sito dell’Associazione “Cibo è Salute”, che diffonde in Italia l’utilizzo del Metodo Kousmine, lo trovate tra i “Buoni link”.

** questi due tipi d’olio hanno la caratteristica di avere un sapore simile (simile…) a quello del burro e sono quindi l’ideale per chi non vuole o non po’ usare prodotti a base di latte.

mercoledì 27 febbraio 2008

Gratin di broccoli


Questa ricetta mi è stata data dalla mia mamma, che l’ha trovata “Proprio buona!” e se lo dice lei, fidatevi!

Ingredienti:
Un cavolo (cavolfiore, broccolo, romanesco, come volete), 1/2 cipolla (o uno scalogno), 2 acciughe sotto sale o sott’olio, 2 cucchiai di farina, 3 dl di brodo vegetale.

Pulite il cavolo, dividetelo a cimette e cuocetele al vapore finché saranno tenere, ma non disfatte.

Tritate la cipolla (o lo scalogno) e fatela soffriggere a fuoco dolce per 10 minuti. Aggiungete le acciughe (eventualmente dissalate) e fatele disfare, quindi aggiungete la farina ed infine il brodo vegetale. Fate cuocere finché non si addensa (deve venire una sorta di béchamel).

Mettete le cimette in una pirofila da forno, nappatele con la salsa e fatele gratinare sotto il grill finché non si formerà una crosticina dorata.

Servite caldo.

lunedì 25 febbraio 2008

Riso alla Cantonese Invernale



Oggi sono tornata presto dall’ufficio… fortunatamente avevo una “scatola di montaggio” per un riso alla cantonese che ho elaborato sabato, scoprendo così quanto sia comodo da assemblare in pochi minuti… posto che abbiate avuto l’accortezza di preparare alcune cose un giorno (ma anche due…) prima. Può rappresentare un buon piatto unico, adatto anche ai vegan (ovviamente escludendo l’uovo), da integrare solo con della verdura fresca.

Ingredienti x 3 persone:
150 riso basmati integrale,
una fetta di circa 1,5 cm di cavolo cappuccio (sia rosso che bianco),
un pezzo di porro,
una bustina di zafferano,
100-150 g di tofu*,
un uovo (facoltativo).

Intanto lavate il riso, o lasciando scorrere un filo d’acqua sul riso posto dentro una ciotola finché non esce pulita, oppure lasciandolo a bagno un po’, cambiando l’acqua almeno un paio di volte… quindi mettetelo a scolare dentro un colino per almeno mezz’ora, mescolandolo di tanto in tanto.

Tagliate a straccetti i due tipi di cavolo cappuccio, poi lavateli e trasferiteli in un wok ancora grondanti acqua. Fateli cucinare coperti finché non saranno morbidi, eventualmente aggiungendo ancora dell’acqua. Gli ultimi 5 minuti aggiungete della salsa di soia a piacere (attenti che è salata!), quindi spegnete e lasciate freddare.

Cucinate il riso all’orientale: mettete il riso con il doppio del suo peso in acqua dentro una pentola con un coperchio che tenga abbastanza bene, salate, aggiungete dello zafferano, fate prendere il bollore e poi lasciatelo sobbollire a fuoco basso per circa 15 minuti. Spegnete il fuoco e lasciate riposare altri 15 minuti, in modo che assorba per bene tutta l’acqua e si assesti. Mi raccomando: non sollevate il coperchio e non mescolate il riso! Quando è pronto lasciatelo freddare, sgranandolo bene con una forchetta, oppure, ancora meglio, stendetelo su una teglia (così si fa ancora prima).

Fate saltare il tofu, tagliato a cubetti, dentro una padella con un goccio d’olio, finché non assume un colorito dorato, quindi scolatelo per bene e mettetelo in una zuppiera. Io tengo la zuppiera nel forno fatto leggermente scaldare.

Fate lo stesso con il porro tagliato a rondelle sottili (ma non sottilissime).

Nella stessa padella saltate il cappuccio. E poi via nella zuppiera.

Ora è la volta del riso, che farete saltare fino a renderlo croccante e poi anche lui a riposare in zuppiera.

Se usate l’uovo, rompetelo in una ciotola e mescolatelo bene con una forchetta, salandolo e pepandolo leggermente. Cuocetelo nella padella sempre mescolandolo, in modo da formare dei piccoli grumi di frittata.
Aggiungete anche lui al resto degli ingredienti.

Ora non vi resta che servire! Buon appetito!

Nonostante possa sembrare laborioso la prima volta, se preparate gli ingredienti in anticipo, tenendoli separati, vi basteranno pochi minuti per far saltare, sempre nella stessa padella: il porro a rondelle, il cavolo cappuccio cotto in precedenza, il tofu a cubetti (e se l’avrete fatto voi vi accorgerete di quanto è migliore di qualsiasi cosa si compri!), il riso allo zafferano e infine l’uovo (se lo gradite).


* Fare il tofu in casa è molto facile, bisogna solo avere un paio d’ore a disposizione per stargli dietro. Ho imparato di recente grazie alle splendide spiegazioni di Gabita su cookaround. Trovate la sua ricetta qui. Se usate spesso il tofu non fatevela scappare! Grazie Gabita!

Targhe alterne

Targhe alterne a Udine, in tutto il territorio del Comune, visto che la concentrazione di PM10 supera di 3-volte-3 il massimo consentito... e la cosa non migliorerà, visto che c'è una nebbia che si taglia col coltello su tutta la Provincia...

Nebbia

(immagine presa dal web)


Ovviamente è pericolosa eccetera, ma ho sempre amato molto la nebbia, come un bozzolo protettivo che attutisce colori e suoni, la trovo misteriosa e rilassante... degna cornice di avventure fantasy tra elfi, draghi e creature fatate che emergono dalla bruma per poi scomparire, lasciandoti con la classica domanda "Sogno o son desto?"

domenica 24 febbraio 2008

Domenica sugli sci

Stamattina corso di sci di fondo a Valbruna, nel Tarvisiano... mentre mio marito è nell'Alpago per un'uscita di sci-alpinismo...
Sono già pronta, mancano solo la bottiglia d'acqua, gli occhiali da sole in tasca (oggi è una giornata di pallido sole, ma col riverbero della neve è meglio non scherzare).
temperatura esterna 5,3°, il mio barometro segna pioggia...

sabato 23 febbraio 2008

Si comincia

Eccomi... un po' titubante... muovere i miei primi passi in questo mondo, ancora per me sconosciuto...
Inizio questo blog nel pieno della primavera celtica, che inizia il 1° febbraio, ma ancora nel cuore dell'inverno italiano, nel mese più freddo e alla fine di un anno, per di più, perchè secondo il calendario veneziano l'anno iniziava il 1° marzo...
ma è in questa stagione silenziosa e riposante che nascono le nuove avventure...